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  • La Riabilitazione del Pavimento Pelvico

    è un insieme di tecniche specifiche
    che mirano a prevenire e/o correggere le disfunzioni
    presenti in questa zona

Forse non sapevi che...

Il pavimento pelvico è un organo di estrema importanza per il sostegno e la sospensione dei visceri pelvici,
nella continenza urinaria e anale, al momento del parto e nella funzione sessuale.
Il Pavimento Pelvico o Perineo è formato da muscoli che si intersecano tra loro e chiudono verso il basso il bacino; abbracciano l’apparato urinario (uretra vescica e vagina)
formando il pavimento anteriore fino a coinvolgere l‘apparato ano-rettale costituendo il pavimento posteriore.
Il Perineo è un organo sollecitato continuamente dal peso del nostro corpo. è soprattutto impegnato a contrastare gli aumenti di pressione intra-addominali
dati dal sollevare pesi (come borse della spesa),nel tossire o nello starnutire e non meno importante l’impegno sostenuto all’evento parto.
In relazione a quanto detto e in base all’organo interessato possiamo avere disturbi funzionali riguardanti la sfera urinaria, vaginale e ano-rettale

Appuntamenti Villongo

VagyCOMBI

Tecnologie d'avanguardia e terapie non invasive per i disturbi genitali femminili e fisioterapia

Sintomi uroginecologici

Negli ultimi decenni anche grazie alla prevenzione e allo stile di vita le pazienti affrontano una premenopausa e la menopausa con una consapevolezza differente anche riguardo la propria sessualità e questo richiede una risposta differente rispetto al passato che può trovare un ottimo riscontro nell'utilizzo di VagyCOMBI.

VagyCOMBI è un apparecchiatura elettromedicali innovativa che si avvale dell'utilizzo della radiofrequenza e dell'elettropolazione. Queste tecnologie vengono applicate nel trattamento dei disturbi della sfera genitale della donna, problematiche che possono essere presenti in ogni fascia d'età.

La radiofrequenza è un'onda elettromagnetica che nel tessuto umano in grado di sviluppare il calore endogeno in profondità, accelerando il metabolismo cellulare e stimolando la produzione di nuovo collagene. Ciò conferisce elasticità e torno alla zona trattata.

L’elettroporazione è un impulso elettromagnetico che induce un aumento transitorio della permeabilità dei tessuti; in questo modo si possono veicolare per via transdermica vari principi attivi come farmaci o sostanze naturali.

Come si svolge il trattamento

La radiofrequenza e l'elettropolazione sono trattamenti indolore non invasivi e vengono eseguiti in ambulatorio a cadenza settimanale con durata di ogni seduta di circa 20 minuti. La terapia consiste nell'introdurre una sonda interna a livello vaginale oppure un manipolo esterno a livello vulvare a seconda della patologia da trattare. Si inizia con 10 minuti di radiofrequenza a cui seguono poi 10 minuti di elettroporazione. Al termine dell'incontro la donna può riprendere fin da subito le sue attività quotidiane.

Il numero delle sedute può variare in relazione alle indicazioni per cui viene effettuato il trattamento e generalmente va da un minimo di sé un massimo di 12.

Indicazioni Terapeutiche

  • prolasso uro-genitale
  • incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza
  • cicatrici post-partum
  • arofia/distrofia delle muscosi genitali
  • lichen scleroso vulvare
  • rapporti sessuali dolorosi
  • ipertono pavimento pelvico / vaginismo
  • vulvodinia
  • problematiche vulvari o genitali dovute a terapie oncologiche

Questo trattamento può dare beneficio anche alle pazienti che non vogliono o non possono per motivi medici (esempio pazienti oncologiche) utilizzare terapia ormonali e può venire in aiuto a quelle donne che hanno già effettuato delle terapie locali senza ottenere una risposta adeguata



CONTROIDICAZIONI


  • Pacemaker
  • Epilessia
  • Gravidanza

Principali tecniche riabilitative

  • VAGY COMBI
  • CHINESITERAPIA (FKT)
  • TECNICHE DI RILASSAMENTO E MASSAGGIO PERINEALE
  • CORREZIONE E/O MODIFICAZIONE DI ABITUTINI ERRATE

In questi ultimi anni l’efficacia della riabilitazione pelvica è sempre più riconosciuta e valorizzata dalla Comunità Scientifica ritenendola il cardine della terapia conservativa